Avevo sentito un tocco delicato, una carezza leggera.
Sul didietro.
Un tocco al quale fai caso perché pur essendo indirizzato in un punto di quelli “sensibili” sembrava tuttavia familiare o amichevole.
Un amico però non ti tocca il sedere.
Un bambino si.
Era vestito da principe azzurro e mi infilava una manciata di coriandoli nella tasca posteriore dei jeans.
Dunque è anche questo il carnevale (?)
PRIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO…
😛
Non male come tecnica! 🙄
Quel bimbo ha le idee chiare… 😉
Un abbraccio mascherato 🙂
P. S.
Come mai la scelta di non rispondere più? 😯
Ahahah…bello!
Almeno non era un pauer renger!
bacio Brì!
…si impara da piccoli… 😉
Ahahahhaha poco galante il creaturiello.
Eheh. Nobile in tutti i sensi. 😀
Alberto: ci sono sempre, solo che ho così poco tempo che mi tocca scegliere se scrivere post o rispondere ai commenti 😦
Patricia: hovisto un pupo vestito da NAS… obbrobrio.
Marco: da piccoli almeno c’hanno la scusa…
pepe: promette bene!
Ponza: è quello che fanno tutti i principi azzurri: ti fanno girare la testa con effetti speciali e poi se ne vanno ridendo 🙂
Per carnevale proverò a vestirmi da bambino per tentare lo stesso scherzo 🙂
hai capito il principino azzurro?!?! 😆
Dolcissimo… Questo bambino ha già capito tutto eh?
Buona giornata
Anathea