6 personaggi in cerca di attore

Al carnet delle mie esperienze impossibili si è aggiunta una mattinata strana, cominciata sulle pagine dello stradario di Roma fino ad un centro di drammaturgia ben nascosto nel sottoscala di un palazzone grigio tra la Portuense e chissà cos’altro.

La sala era fredda ben più del previsto ma piano piano s’è riempita di giovani attori pieni di belle speranze.

Ilaria, la regista, ha sistemato la telecamera davanti ad un muro bianco, mi ha dato dei questionari da numerare e consegnare a chiunque si fosse presentato per l’audizione: è così che ho conosciuto un sacco di bella gente che provando a farsi conoscere mi ha fatto ridere e commuovere.

23, 24 anni, già tutti con un bel bagaglio di studi e di esperienze; loro guardano la telecamera e fanno quello che devono fare così come gli dici di farlo e non hanno esitazioni, gli basta un attimo.

Diego recita un pezzo tratto dall’uomo dal fiore in bocca e ti lascia senza fiato, Samuele parla di Rubini, col quale ha lavorato ne La Terra, Marco si siede e fa un monologo sulle sue parti intime.

Io sto là, con i loro curriculum e le loro giovani speranze tra le mani. Ascolto, guardo, sento.
Vorrei di sicuro essere al posto loro, ma sicuramente anche no.