io so che tu sai che io so
aprile 15, 2011

Buon giorno, mi chiamo Brigida e non bevo da 30 giorni. 30 giorni tristi, senza nemmeno un po’ di rosso, caldo e vellutato, senza nemmeno un paio di secondi a guardarlo decantare nel bicchiere, a vederci dentro, inevitabilmente qualche goccia del tuo sangue. Buon giorno, oggi non piove per un pelo. Le nuvole ci stanno addosso col fiato corto. Buon giorno.

Che di buono c’è davvero poco.

Leggi sul giornale di questo ragazzo che qualcuno ha impiccato in un paese lontano, dove spendeva la vita per delle idee dense di concretezza e se scorri l’articolo leggi che non tornerà con un tricolore addosso.

Una pagina più in là, sullo stesso giornale, c’è il culo di Ruby, le puttanelle del presidente, le cazzate in cui è intrappolato questo paese esausto, saturo di democrazia che vuole una via d’uscita semplice all’inevitabile tracollo della propria civiltà. Annegare in un pompino presidenziale.

Affondare il viso tra le natiche di una diciassettenne marocchina e dimenticare tutto.

Restare umani è troppo. Restare sobri pure.