Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è

Non mi ricordo a quale canzone attribuirla, ma questa strofa da il senso dello spaesamento che provo.

Siamo gente sola, abbandonata al proprio piatto di pasta quotidiano.
Ce lo mangiamo con avidità e ci accontentiamo.
Poi una sera una donna muore, la uccide uno straniero e succede che copriamo la luna con un dito. Siamo Italiani, santi e artisti, cuochi, pasticceri, musicisti e poeti, siamo italiani, sappiamo quel che siamo, ma forse no.

Romeni? Buttiamoli fuori, pestiamoli a sangue, magari puniamone uno per educarne cento.

C’è un popolo intero sotto accusa, questa è la novità.
Un popolo intero è sotto accusa benché il delitto che ha riguardato Giovanna Reggiani fosse di natura duplice: a sfondo sessuale e per rapina; benché il delitto sia stato perpetrato da un unico soggetto e benché l’assassino sia stato identificato grazie alla testimonianza pronta ed immediata di una Romena, connazionale quindi dell’assassino.

Mi chiedo, ad esempio, se quella donna sappia di aver avuto coraggio. Mi chiedo se ci abbia pensato su o se la denuncia si arrivata senza incertezze.

Viviamo in un posto, che è l’Italia, in cui gli assassini mafiosi e camorristi, strozzini e picchiatori, sequestratori e ladri vengono coperti dall’omertà dei familiari e delle loro donne che non vedono mai e non sentono, quindi non parlano.

Noi Italiani viviamo in un paese che conosce bene questa realtà che se non è l’unica però esiste, convive e spesso primeggia sulle altre.

Noi italiani siamo abituati alla paura e alle ritorsioni, talmente abituati che alla prima occasione utile le mettiamo in pratica.

Puntuale, scontata… è così che arriva la ritorsione.

Prendi quattro romeni a Tor bella monaca e aggrediscili; non farai giustizia ma sfogherai le tue frustrazioni da cittadino medio, chiuso nella baraccopoli della tua ignoranza.
Ogni calcio e ogni pugno che darai a loro l’avrai dato alla parte più meschina di te stesso, a quel profilo che guardi nello specchio e che se potessi butteresti nella spazzatura ma non puoi.

Ogni coltellata l’avrai data all’assassino che c’è in te, al bruto che sei e che non puoi essere con chi vuoi.

Felicità? Senso di giustizia? Cosa si prova dopo aver massacrato della gente in seguito all’omicidio di una donna che non avevi neppure mai incontrato? Cosa si prova a punire un innocente?

E’ vero, nessuno di noi è innocente.

Non ci sono novità, la storia è sempre la stessa ed è fatta delle solite manovre paravento.
Se un gruppo di cittadini violenti prende a botte quattro romeni fuori da un supermercato, il governo prende le ruspe e gli sfascia le baracche.
Non vedo la differenza.

Quando un uomo commette violenza divento triste, se invece ad essere violente sono le istituzioni, allora mi indigno e provo paura.
Un uomo può essere debole, le istituzioni no… o almeno non così a lungo, non ogni volta, non sempre.
Siamo Italiani e siamo soli nell’immenso vuoto che c’è.

9 Risposte

  1. La ritorsione è da condannare. Però credo si sia passato il limite e non da oggi. A prescindere che pure cittadini italiani commettono crimini, a prescindere che la nostra Giustizia fa schifo, bisogna però ammettere che abbiamo abbassato troppo le nostre difese. Oggi i delinquenti di altri paesi, e non parlo solo di di quelli provenienti dalla Romania, arrivano tranquillamente in Italia, liberi di commettere ogni forma di reato. Io credo sia giusto e doveroso accogliere chi vuole venire nel nostro paese e comportarsi civilmente, con rispetto, e soprattutto voglia integrarsi nella nostra società. Gli altri se ne tornino pure da dove sono venuti.

  2. Che vuoto che c’e
    la vita cos’e?
    e’ una gara senza senso e no
    siamo soli nell’immenso vuoto che c’e
    la vita cos’e?
    Raf

  3. forse non siamo soli
    ma siamo incapaci di guardare oltre il nostro io
    forse…

  4. è anche che qualcosa bisogna pur dare in pasto all´opinione publica, gli ubriachi al volante avevano stufato

  5. purtroppo impariamo giorno per giorno ad essere sempre più intolleranti ma soprattutto profondamente diffidenti.

    Ti ho nominato per un meme vecchio quanto il mondo. Abbi pazienza. 😉

  6. Mi spaventa la velocità con cui i giornali possono incensare una persona e il giorno dopo creare un mostro: penso a Enzo Tortora e a Gigi Sabani, per intenderci… 😦

    Comunque…

  7. …Hai scritto delle riflessioni molto belle, che condivido! 😛

  8. E questa è la canzone che non ti ricordavi!
    :mrgreen:

    “Che vuoto che c’è!
    La vita cos’è?
    È una gara senza senso e noi
    Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è…
    Agnus Dei,
    Non ci sarà redenzione per i nostri peccati,
    E non c’è verità che non vada a pezzi,
    Siamo pazzi, siamo dannati.
    Non prendersi mai e ritrovarsi qui,
    distratti e abbandonati.
    Quante stelle nel cellophane questa notte avvolgerai?
    Quanti sogni nell’anima come angeli incontrerai?
    Non lo vedi? Lo sai, siamo fragili noi…
    Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è
    Soli in fondo all’universo senza un perché
    C’è bisogno di una luce quaggiù
    Non lasciarmi amore almeno tu come me…
    Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è!

    Dove sei? Come si fa a resistere in questi momenti?
    Se non c’è chi dà neanche una certezza, una carezza
    Siamo violenti
    Quante stelle hai raccolto già per il buio che vivrai?
    Nei deserti dell’anima quanti angeli incontrerai?
    Non lo senti? Lo sai! Siamo fragili noi…
    Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è
    Condannati a dare un senso al nulla perché
    C’è bisogno di una luce quaggiù
    Non lasciarmi amore almeno tu come me…
    Dammi un segno che non vivo più
    Ne ho bisogno, credi! Almeno tu…
    Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è
    Soli in fondo all’universo senza un perché
    E ho bisogno di una luce quaggiù
    Non lasciarmi amore almeno tu
    Dove sei?
    Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è
    E ho bisogno di te e ho bisogno di te
    Dove sei dove sei dove sei dove sei”

    RAF (1991)

  9. Un abbraccio musicale 🙂

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