Archive for febbraio 2007

Mercoledì
febbraio 28, 2007

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Sono scarica, spenta, una causa persa.
Insomma, un giorno si e uno no; il sole e poi la pioggia e se ieri stavo bene e sorridevo alla vita, oggi ho il magone.
Non c’è luce, fa anche freddo e mi dispiace per chi legge e si deprime, ma non posso mica preoccuparmi anche del cattivo umore altrui!
Non mi starà per caso arrivando la febbre?
Mi sento un po’ strana, con la testa che evapora. I pensieri invece sono pesanti.
E’ da stamattina che mi viene in mente l’ospedale di Isernia, quello dove venne ricoverato papà dopo il primo infarto.
Tra l’altro non riesco a capire perché; generalmente sono capace di stare dietro ai miei voli pindarici, ma oggi no.
Mi ricordo della prima volta che andai ad Isernia; mi ricordo quel viaggio col cuore in gola, senza sapere che diavolo stava succedendo.
Ma fa troppo male ricordare certe cose e mi viene il sospetto che non sia io a ricordare, ma che ci sia qualcosa di magico o soprannaturale ad obbligarmi a farlo.
Il fatto è che non trovo senso né risposte nei ricordi, solo dolore.
Probabilmente mi pongo le domande sbagliate, oppure è giusto che io soffra.
Ma si che è giusto, capita a tutti, a chi più, a chi meno.
Solo che adesso non c’è nulla che vorrei.
Non ci sono neppure parole che mi piacerebbe ascoltare o abbracci o musiche.
Mi va bene stare sola, aspettare che passi, sognare un poco ad occhi aperti.
E fare le solite cose, con i soliti vestiti ed i capelli arruffati.
Comoda, pratica, presente.
Mi riprenderò il mio giorno piano piano; prima che finisca o anche dopo, importa poco.

Sanremo aiutaci tu
febbraio 27, 2007

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Sto guardando il Festival di sanremo.
Io ci vado a nozze con i programmi nazional popolari.
Sarà che non ho un gusto granchè raffinato o sarà che le tradizioni sono più forti di qualsiasi presa di principio.
Sarà che non c’è niente di male, sarà che Sanremo è Sanremo e se c’è Baudo è Sanremo ancora di più, insomma io me lo vedo e se sembra che mi stia giustificando… ebbene, si, forse è così.

ogni tanto faccio un salto a ballarò, ma anche i politici che si scazzottano per finta, ormai non sono più una novità.

ah… il vestito “tuttodoro” di Michelle non mi piace (anche se lei ci sta benissimo comunque), invece trovo che la frangia le stia d’incanto e che lei sia un animale da palcoscenico fenomenale.

Baudo continua ad impallarle il viso con quelle manone che muove incontenibile.

Intanto aspetto Chiambretti e aspetto Gabriella Germani che oggi mi ha anticipato che stasera canterà

update delle 22.20: e vabbè, io Daniele Silvestri lo farei vincere a prescindere

update dell’ 1.37: la Germani ha imitato la Ruggiero… caspita che voce!

update 1.54: mollo, anzi, ho già mollato… e mi devo pure svegliare presto, che scema!

dal cielo alla terra
febbraio 27, 2007

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Sole, uccelli in festa, rugiada sull’erba.
Che gran mal di testa però.
Mi succede quando piango prima di addormentarmi; quando mi sveglio poi, ho la testa che mi scoppia.
Ho pianto perché ho visto “cuore sacro” ieri sera. Certe ambientazioni romane, il tema del ricordo, della riscoperta di se stessi attraverso un passato dimenticato, mi hanno turbata. Mi turbano sempre le atmosfere drammatiche, ma lievi, che accompagnano il cammino interiore della gente comune.

Comunque, sarà il bel tempo, oggi sento uno slancio particolare alla vita.
Ora sto qui a scrivere eppure, se penso alla spazzatura da portare fuori faccio un sorriso. Sorrido al giornale, allo studio, al caramello, a mia madre che rivedrò a pranzo.
Qualcosa mi dice che mi aspetta una bellissima, straordinaria giornata normale.

primavera
febbraio 26, 2007

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Arriva arriva, ne sono certa…
L’avvicendarsi delle stagioni è un’operazione delicata per la natura.
Il mondo impazzisce, le persone si agitano, io aspetto e sono più taciturna del solito.
Osservo dalla finestra e non mi faccio sfuggire nessun particolare.
Mi commuove tutto, tutto più del solito.

interrogativi
febbraio 25, 2007

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Mi chiedo da ore se una persona (o due o tre) che mi regala una tonnellata di caramello, mi voglia bene oppure no.

Io la mia ideuzza ce l’ho, ma siccome è contorta ed incomprensibile, allora mi astengo dal renderla pubblica  😦

Super Mario!
febbraio 24, 2007

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questo post uscirà male… voglio dire peggio degli altri.

Sono con Marco e dovremmo scrivere in due, invece in due giochiamo con Nintendo ds lite… io sono più brava.

L’avevo detto che sarebbe uscito male questo post.

Intanto mamma è arrivata sana e salva nell’ultimo granducato che esiste al mondo: Lussemburgo.

Si è munita di pelliccia e di scarpe comode così così (per non essere cheap ma nemmeno troppo chic)

Martedì sarà di nuovo qui.

E’ il mio turno si o no? molla quella console!

update: batteria esaurita, Marco esaurito, io esaurita ormai da tempo e del tutto priva di sonno… e di voglia di uscire ed andare a ballare o a mangiare o a guardare le stelle (che tanto è nuvolo).

In oltre, la verità è che questo post forse è uscito male, però invece, il resto del mio blog mi piace.

Mezzanotte e dintorni
febbraio 23, 2007

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Ok, serata in solitudine.
Fa un po’ tristezza a dire il vero.
Ho sky mondo che mi tiene compagnia mentre metabolizzo il resto del giorno.

Oggi:
Primi scampoli primaverili, la voglia impellente di ricominciare a prendere il sole, la consapevolezza che il mio cuore non ha nulla che non va e che camperò fino a 110 anni… ho deciso così.

Marco mi aveva chiesto di restare da lui ma, come ho già detto, non rinuncio facilmente alle abitudini ed alle piccole comodità.
Tra l’altro la mia schiera di animaletti domestici mi reclamava, come si fa a dire di no a quegli occhioni li?
La veterinaria insiste: dovrebbero mangiare una o due volte al giorno, ma io non ce la faccio e cedo… come se riempirli di pappa fosse il modo più efficace per dire loro che gli voglio bene.
Sbaglio lo so.
Errori del genere si fanno più spesso di quanto si creda, in tutte le declinazioni possibili dell’amore.
Il divano rosso è morbido e avvolgente, un invito alla pigrizia e al sonno leggero, così, tanto per chiudere gli occhi.
La prospettiva dello shampoo domattina mi inebria già.

Avrei voglia di uscire qua fuori a spiare le ultime luci che si spengono, gli animali notturni che si fanno largo tra i rovi spinosi e finalmente si affacciano al mondo. C’è tutto un universo che non ama il sole e che io non comprendo, ma che mi affascina, come affascinano le cose che insospettiscono e che si temono.

Oggi…
oggi è già domani, sono esattamente sulla linea di confine, quella dei dodici rintocchi fatati, per cui ormai, se c’era una carrozza che doveva tramutarsi in zucca ed una principessa che doveva tornare Cenerentola, è già accaduto o sta accadendo ora.
E’ l’istante esatto in cui gli artifici diventano vani e le cose tornano autentiche, per quelle che sono.
Forse è il momento di guardarmi allo specchio e imparare bene anche dalla mia favola quotidiana.

5 cose che non direi di me ad alta voce
febbraio 23, 2007

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Altro post

altra catena (stavolta arriva da Chiara)

altre 5 cose da raccontare… della serie “inconfessabili”

questa volta sono le cose di cui non si va fieri, quelle che non si ammettono volentieri di sé stessi.

Però attenzione, questo è un post sottovoce…

Togliamoci sto dente và:

– Sono permalosa. Faccio finta di non esserlo, perchè sono anche un tipino calmo e pacioso, ma è inutile, sono permalosa e mi offendo con grande facilità.

– Non dimentico e non perdono.
Mi piace andare d’accordo con la gente, sono una persona diplomatica e ragionevole, spesso fungo da paciere nelle discussioni.
Però se mi si fa un torto… mi spiace, rimarrà per sempre.
Ci passo sopra magari, ma – come dice Marco – mi lego le cose al dito.

– Non so cucinare, fondamentalmente perchè sono pigra e non ho voglia di imparare.
Invitare gente a cena è un problema serio, perchè tutte le mie amiche sono ottime cuoche ed il confronto mi deprimerebbe troppo.
Così me la cavo ordinando pizza in rosticceria.

– Sono disordinata. Il piano che abito io a volte diventa invivibile. Forse ho troppi vestiti, perchè me li ritrovo ovunque e mi servirebbero cinque lavatrici e due lavandaie per il bucato a mano.

– Sono spendacciona. Non metto niente da parte. Ho troppi vestiti, ma continuo a comprarne senza controllo.
Le mie spese principali sono: abbigliamento, libri e film, schifezze da mangiare e colori.
Sono anche le cose di cui non riuscirei mai a fare a meno.

Ci sono molte altre cose inconfessabili, ma me ne hanno chieste solo 5 e… a  malincuore… mi fermo qua 🙂
Passo la palla a bidi e silent a Pat e a Tità

controluce
febbraio 23, 2007

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I cani abbaiano, la nebbia è scesa, fuori fa freddo, ma dentro no.
Tra l’altro la stanza è tutta buia: io, con il computer, sono il punto luce del mio piccolo mondo.
Non ho nessuna voglia di dormire, nessuna voglia di andare in giro per la casa, nessunissima di accendere ancora la tv.
Forse comincio un libro, oppure prima sarebbe meglio finissi l’altro.
Oggi ho pensato ripetutamente ed involontariamente a cose che mi fanno arrabbiare: I pedoni che attraversano all’improvviso, il meccanico che si fa pagare ma che non mi ripara la macchina, le ragazzine della ginnastica artistica che non si impegnano e una sfilza di altre componenti semiserie capaci di farmi impazzire se ci penso con la foga che non meritano.
Però non mi va di parlarne.
In fondo oggi è stata una giornata mite, una di quelle che mettono voglia di fare progetti e di guardare solo avanti.
Ecco ad esempio, non so perchè, mi andrebbe di fare un giro a Milano.
Milano è una città che non conosco, se non superficialmente nelle solite zone turistiche: Duomo, Montenapoleone e un po’ Brera.
Però fu bellissimo il giro che feci all’accademia di belle arti. Mi ricordò tanto quello fatto al MIT di Boston.
Certo, arte da una parte, dall’altra tecnologia; corridoi antichi contro corridoi moderni, ma alle pareti le stesse bacheche, gli stessi muri pieni di annunci di feste e stanze in affitto, insomma, la stessa vitalità creativa.
Intanto dopodomani sarà mia madre a partire. Uhm… lo so che è emozionata.
Questo sarà Il primo viaggio senza papà, il primo aereo dalla luna di miele… lo so che qualcosa le frulla nella testa.
E va bene… piano piano mi viene voglia di dormire e in fondo lo sapevo che non avrei letto.
Buonanotte blog.

batticuore
febbraio 21, 2007

 

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Eccoci qua: tastiera Bianca perpendicolare ad un foglio bianco altrettanto.
Voglia di biscotti al cioccolato e/o di spaghetti aglio olio e peperoncino.
Altra voglia e/o esigenza è quella di scrivere qualcosa.
Credevo proprio di avere molto da dire, ma mi capita troppo spesso di sopravvalutarmi.
Mi rendo conto che finirò a parlare ancora una volta del tempo, perchè piove ancora, sapete?
So soltanto che stasera sono scappata dalla palestra a metà lezione di aerobica.
Ad un certo punto ho sentito il cuore battere in modo strano: troppo veloce, troppo forte.
Me ne sono andata nello spogliatoio a respirare ripetendomi “calma, calma, stai calma non è niente”.
Ho pensato per una frazione di secondo che forse avrei dovuto avvertire qualcuno, ma poi ha prevalso la mia biblica inclinazione al self made, ereditata da Noè in persona.
Così ho preso il telefono, il portafogli, ho rimesso la felpa, ho cambiato le scarpe (tutte e due, perchè una volta me ne sono ritrovata al piede una di un tipo e l’altra di un altro) e mi sono rimessa in macchina piena di roba, la mia piccola arca blu.
Stavo bene, era tutto passato, ma… heilà… c’è qualcosa che mi sta spezzando il cuore a quanto pare.
Sarà la politica? Sarà la febbre di Marco? Sarà che la mia immagine mi sfugge? (come quella di Valeria Marini imitata da Sabina Guzzanti qualche anno fa)
Chi lo sa?
Preferisco dare la colpa al cibo: Forse avevo mangiato troppo o troppo poco, non so dirlo. Di certo avevo mangiato male e mi girava male anche.
Ora ho deciso di dire “basta”.
Ho deciso di rinunciare all’elaborazione di un post interessante e lascio questo al mondo sfortunato che lo leggerà 🙂
Lo incido nella pietra di questo blog che nonostante tutto, nonostante me, sopravvive ai mesi più freddi… beato lui.